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Donna Primavera  – Estate 2023

Versace SS2023. Una collezione che narra di una dea gotica oscura. Il nero, il viola ed il fuchsia sono i colori presenti nella collezione, per un insieme di look high-glamour e taglienti, da diva controcorrente.

UNA DEA GRUNGE

“Ho sempre amato la donna ribelle. Una donna sicura di sé, intelligente e un po’ diva. Indossa pelle, borchie e denim sfrangiato e possiede una spiccata personalità da potersi permettere di abbinarli allo chiffon, al jersey, e persino ad una tiara! È forte e indipendente, bellissima e consapevole di esserlo. È una Dea della Libertà”

Questa la dichiarazione di Donatella Versace sulla sua ultima collezione

HIGH-GLAMOUR, TAGLIENTE

La collezione presenta abiti e top con slash taglienti, mentre linee decise appaiono attraverso dettagli grafici. Le silhouette sono sovrapposte da forme strutturate e allo stesso tempo fluide, composte e impulsive.

LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

Ispirato al tema della libertà controcorrente, ogni sala della sfilata rappresenta un frammento diverso che compone il forte carattere della donna Versace.

Versace SS2023 – Guarda la collezione da vicino

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Victoria Beckham SS2023. La prima sfilata di Victoria Beckham a Parigi ha avuto luogo il venerdì pomeriggio di questo sacro programma della settimana della moda. Il giorno prima, Rick Owens ha presentato abiti in tulle rosso sangue di bue; al mattino Loewe ha mostrato scarpe fatte di palloncini sgonfi; e Dio solo sa cosa ha in serbo Comme des Garçons per sabato. 

Victoria Beckham SS2023 – Lo show

Invitata alla corte francese di questi giganti dell’avanguardia, la Beckham, che ha iniziato a New York e ha trasferito la sua sfilata a Londra per il decimo anniversario del suo marchio, è giunta al capitolo finale del suo Heroine’s Journey into Fashion: the Approach to the Innermost Cave .

“Le cose sembrano perfettamente complicate”, ha scherzato durante un’anteprima di una collezione che ha dimostrato tutta la conoscenza che ha accumulato durante i suoi oltre 10 anni come insider della moda e tutta l’ambizione che ancora nutre. Ha riempito i chiostri della chiesa all’interno di Val-de-Grâce – il complesso militare dove Yves Saint Laurent è stato ricoverato dopo il fallimento della coscrizione – con un’aria inquietante di Madama Butterfly e l’ha stratificata con un ritmo palpitante, ticchettante e pungente di Chromatics.

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Giorgio Armani SS2023. “L’essenza è una certa purezza e il luccichio dell’oro. C’è un luccichio d’oro molto sottile che attraversa l’intera collezione, conferendole una luce molto affascinante e unica. Una luce che ricorda la sabbia del deserto”. Così è arrivata la citazione dall’ufficio stampa di Giorgio Armani prima di uno spettacolo che ha offerto un dolce viaggio transculturale attraverso la sua più morbida iterazione di abbigliamento femminile. 

Giorgio Armani SS2023 – La collezione

Intitolato Fil d’Or (Filo d’oro), si è aperto con una serie di look argento nevoso riccamente fabbricati, accentuati da scarpe da ginnastica alte e borse color oro, e si è chiuso con un gruppo di otto persone di diafani abiti da dea che incontra il genio che brillava di paillettes dorate e cristalli.

Tra queste due sezioni, la collezione ha vagato in lungo e in largo, con passaggi di azzurro intenso e look che sembravano intrecciare riferimenti transculturali, attingendo a capi diversi come il kurta e il cheongsam. C’era una grande quantità di abbellimenti, trasparenze di buon gusto e un’enfasi generale sulla leggerezza e sul volume avvenente. In alcuni punti sembrava hippy di lusso; ad altri come modestwear di fascia alta. Abiti di perline, abbellimenti di paillettes e pietre, camicie e abiti in seta con zip e collane ammucchiate di “pietre” di resina trasparente hanno aggiunto punti occasionali di dura definizione prima di quel luccicante finale dorato. Come ha detto il signor Armani, 88 anni, dopo una sfilata che ha visto tra il pubblico Cate Blanchett e Lauren Hutton: “Qualche anno fa era fuori luogo indossare abiti con paillettes durante il giorno, ma ora è accettato. L’importante è indossarlo bene.

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Chanel SS2023. Molti hanno cercato di decodificare il film seducente/sconcertante del 1961 del regista Alain Resnais, L’Année Dernière à Marienbad . Il classico della nouvelle vague presenta una coppia che potrebbe (o meno) conoscersi e che potrebbe (o meno) aver avuto una sorta di relazione tra loro. Si muovono attraverso un paesaggio onirico in bianco e nero di giardini decorati e grandi scalinate, dove il tempo sembra non avere significato e nemmeno le parole sembrano avere molta importanza; viene pronunciata solo l’affermazione gnomica occasionale (per quanto ricordo; è passato un minuto dall’ultima volta che l’ho vista). Tuttavia, la protagonista femminile Delphine Seyrig sembra assolutamente favolosa poiché esiste in questo stato semi-sonnambulo, grazie ad alcuni dei suoi costumi disegnati da Coco Chanel.

Chanel SS2023 – L’ispirazione

Ciò che sicuramente non ha bisogno di decodifica, tuttavia: quando Virginie Viard di Chanel ha guardato il film mentre disegnava la primavera, l’ha portata a creare una collezione eccezionalmente bella. Leggera, sfumata e con un palpabile senso del qui e ora, ecco la collezione Chanel piena di ogni elemento e frammento della casa. C’erano i tweed, luccicanti o ricamati con nastri o ornati di piume di struzzo; i tailleur più chic, le giacche cardigan e i cappotti corti che sembravano magicamente pesare quasi nulla; maglieria da ragazzino e pantaloncini da tip tap per adolescenti; e squisiti abiti da sera senza fronzoli.

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Louis Vuitton SS2023. Siamo tornati alla Cour Carrée per Louis Vuitton. Nicolas Ghesquière ha invitato il suo amico di lunga data, l’artista francese Philippe Parreno, a creare un’installazione e, insieme allo scenografo di Hollywood James Chinlund (famoso per The Batman ), hanno creato un set che sembrava un’astronave, un lontano cugino dell’UFO del film Nope.  Forse, l’astronave era atterrata nel cuore di Parigi e gli alieni avevano allestito un luna park per la gente del posto per vedere l’attrazione speciale. Lo show Primavera estate di Louis Vuitton.

Louis Vuitton SS2023 – lo show

“È la prima volta che disegno una collezione in dialogo, in corrispondenza, con qualcuno”, ha detto Ghesquière in anteprima, aggiungendo che la scultura di Parreno era in realtà “una specie di fiore, un fiore di carnevale”. Le sue proporzioni massicce hanno ispirato il sovradimensionamento che è avvenuto sulla passerella. Il portachiavi a cloche clés che accessoria molte delle borse del brand è stato ampliato, così come le etichette dei bagagli in vacchetta, e il portafoglio che Ghesquière indossa su una catena attaccata al passante della cintura è diventato un portafoglio che le modelle hanno stretto ai fianchi. Tutte idee intelligenti.

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Alexander McQueen SS 2023. In una scintillante giornata di ottobre a Londra, un drone si librava sopra lo splendido Greenwich Naval College, registrando gli avvenimenti in una bolla trasparente che era atterrata nel mezzo del monumento seicentesco di Sir Christopher Wren. Sembrava un’ironia simbolica che l’occhio-nel-cielo meccanico – un dispositivo standard di questi tempi per registrare gli spettacoli di moda – doveva aver sorvegliato il fulcro della collezione di Sarah Burton centinaia di piedi più in basso. L’occhio umano.

“L’occhio è il simbolo più unico dell’umanità: ognuno è come un’impronta digitale; ognuno è completamente individuale “, ha detto, spiegando le stampe ingrandite e le immagini con frange di rafia di iridi, pupille e ciglia incorporate negli abiti e che si riversano su un tailleur pantalone. Quel pensiero le ha dato lo slancio per iniziare a cimentarsi con strati di temi di cui la casa di McQueen si è sempre occupata: natura e tecnologia, storia profonda e paure presenti.

“Si tratta di vedere di nuovo le cose”, ha detto. “Non andare in giro con gli occhi chiusi, gli occhi bassi. Solo vedersi, riconoscere l’umanità l’uno dell’altro. Prendersi cura l’uno dell’altro. Ma contro questo, intendeva anche che avere gli occhi aperti sul mondo significa affrontare il terrore. Burton ha recentemente riletto 1984 di Orwell . “Anche questo ha giocato un ruolo importante: come trovi il contatto umano nel mondo in cui viviamo, nel mondo della tecnologia?”

Alexander McQueen SS 2023 – La collezione

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Ralph Lauren SS 2023. Negli ultimi anni, Ralph Lauren ci ha mostrato la sua New York: lo stupendo spettacolo del 50° anniversario a Central Park, lo spettacolo della società dei caffè presentato nel suo negozio dei quartieri alti, l’elegante supper club che ha eretto vicino a Wall Street e, dopo una pausa dal live spettacoli a causa della pandemia, l’affare soignee della scorsa stagione al MoMA. Sebbene non si possa negare che sia un newyorkese in tutto e per tutto, niente fa fluire i succhi creativi come un caso di voglia di viaggiare.

Ralph Lauren SS 2023 – Lo show

E così il designer ha cercato la primavera più lontano. In particolare nel sud della California, sorprendentemente, è la prima volta che viene mostrato durante lo show. Avrebbe potuto andare ovunque volesse, ma Lauren ha fatto una scelta inaspettata: la Huntington Library, un museo e giardino botanico appena a nord-est di Los Angeles vero e proprio, fondato nel 1919 da una famiglia di industriali che ha fatto fortuna nelle ferrovie e nel settore immobiliare.

È stato contro la facciata in stile revival mediterraneo del museo che Lauren ha presentato la sua visione ai suoi amici delle alte sfere dell’élite di Hollywood: Jennifer Lopez e Ben Affleck, Diane Keaton (che ha vestito nel suo ruolo rivoluzionario in Annie Hall), Laura Dern, John Legend, Chris Pine, Lily Collins e Robin Wright, solo per citarne alcuni. Aveva anche un forte contingente di creatori di contenuti presenti, come le star di TikTok Noah Beck e Wisdom Kaye. I lettini imbottiti e l’ora dell’aperitivo al crepuscolo danno il tono: questo era casual californiano, fatto alla maniera di Ralph.

PRIMAVERA 2023 PRÊT-À-PORTER

Dolce & Gabbana SS 2023. Il solito pandemonio fuori dalla sfilata di Dolce & Gabbana si è scatenato fino al pomeriggio. Tre giorni prima, Kim Kardashian è atterrata a Milano e ha pubblicato una sua foto mentre sbarca dall’aereo con un pigiama in evidenza gli hashtag #CiaoKim e #DolceGabbana. I designer sono legati ai Kardashian dallo scorso maggio, quando hanno vestito i costumi del matrimonio di Kourtney Kardashian e Travis Barker a Portofino. In una conferenza stampa questa mattina, Kim ha detto che la collaborazione di oggi è nata quando Dolce e Gabbana hanno scoperto che lo stendibiancheria ha portato alle nozze la sua collezione di D&G vintage, inclusi “alcuni pezzi che nemmeno loro avevano nei propri archivi”.

Dolce & Gabbana SS 2023 – l’idea

La proposta era più o meno così: Kim avrebbe agito come curatore, selezionando pezzi delle collezioni passate, in particolare il periodo di 20 anni tra il 1987 e il 2007 (che copre opportunamente gli anni Y2K che sono di tendenza al momento), e i designer avrebbero rielaborato quei pezzi per oggi, ma in modo sottile, in modo che i collegamenti tra allora e oggi siano abbastanza evidenti per il pubblico dei social media, dove gran parte della comunicazione della moda si svolge nel 2022.

Desiderosa di stare al passo con la direzione più casual della moda, Alberta Ferretti ha lavorato duramente negli ultimi anni per la sua estetica. 

Alberta Ferretti Spring Summer 2023. Dove una volta era conosciuta per gli abiti da festa, ora le piace pensare a se stessa come a un marchio a 360 gradi. Da prima della pandemia, ha approfondito l’abbigliamento sportivo: occasionalmente ha persino preso al laccio cappelli e stivali da cowboy. “La moda parla molte lingue adesso”, ha detto nel backstage. “È importante che la donna cambi e si sviluppi, ma anche che rimanga femminile, sensuale, elegante: questa è la mia donna”.

Alberta Ferretti Spring Summer 2023 – TREND

Il suo abbigliamento da giorno di questa stagione è stato caratterizzato dalla sua leggerezza, che è una sua firma, e dal suo colore piccante, che non lo è. Ferretti ha utilizzato l’organza, tradizionalmente considerata un tessuto da sera, per forme laboriose come trench, felpe con cappuccio e giacche safari, persino pantaloni. Per quanto riguarda le sfumature inaspettate, hanno spaziato dal turchese e verde avocado all’arancio acceso e al fucsia. Un gilet dal taglio netto e pantaloni in lino color pietra erano un gradito detergente per il palato.

A parte le vibrazioni quotidiane, Ferretti non ha trattenuto l’artigianato: un set di top e pantaloncini è stato impreziosito con pietre naturali, e una combinazione di top bikini e minigonna è stata realizzata in rafia all’uncinetto con più pietre incastonate nel motivo. Si adatterebbero perfettamente in un resort sul mare italiano.

Certo, Ferretti non ha ignorato del tutto l’abbigliamento per occasioni speciali che le ha fatto un nome. I punti salienti qui presentavano strisce di chiffon sminuzzate e intrecciate che fuoriuscivano da corpetti di rafia lavorati all’uncinetto, o erano delicatamente costruiti da chiffon ricamato con nastri tubolari di organza nelle forme organiche di foglie e fronde. Alcuni dei numeri barer non erano all’altezza di quella formula femminile, sensuale ed elegante di cui parlava. Come con qualsiasi nuova lingua, ci vuole ripetizione per ottenere le sfumature giuste.